MeditAzione: per vivere nella contemplazione dell’Azione…

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Ma perché è così importante praticare la meditazione al giorno d’oggi? A volte sembra quasi una pratica in totale anacronismo con questo mondo che corre veloce verso un futuro che non ci attende, oppure aggrappati ad un passato che ci intossica.

In realtà dovremmo considerare tutta la nostra vita come una vera e propria meditazione, consentendoci di interpretarla come lo sfondo di ogni nostro pensiero di ogni nostra azione e non una attività da svolgere al di là del nostro correre quotidiano, nella speranza che possa portarci chissà quali benefici o verso sponde di beatitudine.

La meditazione in realtà è il nostro stato originario che ci permette di essere totalmente immersi nella vita, in quella presenza in cui è possibile assaporare lo stato di amore e di unione con tutto ciò che ci circonda e con la nostra stessa vita, profondamente e coscientemente, nel riconoscimento di quello che siamo e del perché siamo qui.

Liberandoci da ogni formulazione mentale ed egoistica è possibile accedere  all’istante presente che naturalmente contiene in sé passato e futuro per  essere  nel “Qui ed Ora”, sempre e in ogni istante. Bisogna imparare a sostare nell’apertura e cercare l’essenza  nella confusione e nel caos della vita. Passeggiando costantemente nello spazio della consapevolezza. Le virtù dipendono sempre dall’Amore; tutto ciò che si riferisce all’Amore ha uno stato permanente. Così la guarigione profonda, nasce quando impariamo a lasciar emergere la nostra essenza.

La meditazione è una ricerca dell’essenziale, in ogni aspetto delle cose e delle relazioni; significa porre in armonia le essenze tra di loro, senza affermazioni conclusive per nessuno degli aspetti colti, proposti e armonizzati, è essenzialmente un viaggio di ritorno a sé stessi. É  un riconoscere che il cuore è la porta dell’inconscio e ci può portare sia verso l’alto che verso il basso e può minare tutto alle fondamenta o ricostruire tutto dalle fondamenta. Tutto nasce dal  cuore, e, se non lo si stimola e lo si nutre correttamente e  continuamente, la scintilla basale può fare enormi danni o portarci verso spazi creativi di arte straordinari.

Ma perché tutto ciò possa essere riconosciuto, dovremmo imparare a sostare a crearci degli spazi di ascolto e di silenzio?

Così la Meditazione seduta o camminata ci viene in aiuto, portandoci innumerevoli benefici:

  • Attraverso la meditazione possiamo armonizzare il corpo con la mente.
  • Si diventa più propositivi e ci si predispone ad accogliere  la vita in tutte le sue sfumature, permettendoci di diventare con-creatori con la vita stessa.
  • La meditazione si attua percorrendo le vie dell’esistenza
  • Riuscire a star bene con tutto ciò che si incontra lungo il cammino.
  • Bisogna sforzarsi di andare oltre di non restare ciechi e chiusi nelle proprie convinzioni; quando si ritiene di possedere la verità e non ci si apre agli altri non siamo nel Dharma.
  • Bisogna evitare di restare tenacemente attaccati alle proprie teorie, perché senza il gusto della scoperta, non c’è liberazione.
  • Eliminando i limiti e ci si accorge di potersi relazionare con l’infinito
  • La meditazione ci permette di avere una visione equanime del mondo circostante.
  • La meditazione è inter-religiosa e inter-culturale; è fondamentale evitare dogmatismi unilaterali, per  aprirsi al mondo senza paure.
  • E’ il desiderio di sentirsi uniti e per sempre in un tutto armonico.
  • Insieme al desiderio, c’è la volontà  che ci spingono verso l’infinito;

ed ecco che si creano le giuste condizioni per permettere al Mistero Divino di zampillare in noi.

Tutto questo può essere accolto in noi solo grazie ad uno stato di umiltà interiore. L’umiltà lascia la porta aperta ad una infinità di esperienze; è come humus che permette a qualsiasi varietà di piante di attecchire. L’humus a sua volta è fatto di foglie che muoiono e che creano fertilità. Sono cioè esperienze vissute che ci permettono di crescere, di arricchirci, anche attraverso momenti di sofferenza, di solitudine e dolore. Ecco perché l’umiltà diviene una forza creativa, una vera e propria arte, che ci permette di trasformare ogni energia in qualcosa di più, verso una sempre maggiore apertura. E’ molto importante imparare a schivare il male, in questo modo impariamo ad utilizzare quella stessa forza per poi trasformarla.

Una pratica propedeutica alla meditazione può condurci verso le stratificazioni più elevate, ci porta a vibrare in quanto noi stessi  siamo fatti di corde che vibrano, non c’è mai immobilità, anche quando si raggiunge lo stato meditativo più profondo.

Tutto inizia e si riassorbe nella A cioè in uno stato di perfetta armonia, in cui l’immobilità è relativa, in quanto risulta essere l’istante di una serie di micro azioni che accadono dentro di noi e di cui non dobbiamo perderne l’osservazione e l’attenzione. Il valore aggiunto sta proprio nella capacità di comprendere che li dove va il pensiero li confluisce anche la nostra energia, quella  più eterea. Il pensiero dunque confina  appunto con quell’energia più sottile che riusciamo ad attivare in noi attraverso una pratica meditativa basata sull’attenzione e sull’osservazione di tutto ciò che avviene al nostro interno.

Nelle pratiche meditative di gruppo, ogni spazio d’incontro all’interno dell’esperienza, diviene un luogo speciale dove viene escluso concettualmente la casualità, ma c’è un pensiero sempre più consapevole del dono non casuale dove ognuno di noi diviene dono per l’altro. Il benvenuto considerato come uno spazio di comprensione, il dischiudersi della consapevolezza del momento sacro. Non c’è solo l’incontro tra persone, ma una miriade di raggi eterni, con la consapevolezza del valore spirituale di ciascuno di noi. È anche lo stupore di universi (noi) di raggi di luce,  provenienti dallo stesso cuore divino, ma che hanno solcato innumerevoli “Galassie”.

Ognuno ha il suo bagaglio di esperienze che si esprimono sottilmente attraverso i propri gesti, atteggiamenti, sguardi, così che  tutta la galassia esperienziale di ognuno di noi, venga condivisa.

Concludo soffermandomi su quelli che considero essere due aspetti fondamentali della meditazione e cioè la capacità di fermarsi e calmarsi, lasciandosi guidare dal più fidato compagno di viaggio e cioè il Respiro, per poi imparare a guardare in profondità per trasformare la nostra vita in un giardino fiorito senza confini!!!!!!

 

Anna De Palma

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