Apan vayu Mudra

Questa mudra ci ricorda che nei ritmi frenetici della vita dobbiamo imparare a ritagliarci degli spazi di “ozio creativo”; quel tempo in cui possiamo rilassare la mente e svuotarla da tutto il superfluo che ci affolla e ci schiaccia allontanandoci dalla nostra sorgente. In origine l’ozio era il padre del grande viaggio sciamanico e lo è tutt’ora quando riusciamo a recuperarlo in maniera creativa e non passiva; perché è proprio attraverso l’ozio creativo che noi possiamo attraversare la grande soglia e fare ritorno, unendo così i due mondi, visibile ed invisibile. Si prende consapevolezza che la soglia non è un elemento di separazione così come vorrebbe la mente ordinaria, bensì dell’unione; distinti ma non separati. Questa è la condizione dell’Amore che è lo stato del due in uno, perché in virtù dell’amore incessantemente ci si offre l’uno all’altro svanendo l’uno nell’altro e questo che crea la non dualità, distinti ma non separati

Come si esegue:

si esegue con entrambe le mani in appoggio sulle cosce e i palmi rivolti verso l’alto. La punta dell’indice si poggia alla base del pollice, la punta del pollice si unisce alla punta del medio e dell’anulare, il mignolo resta disteso

Benefici:

secondo alcuni studiosi, questo gesto può avere una funzione di pronto soccorso se conoscendolo, lo si esegue ai primi sintomi di un attacco cardiaco.

É una mudra che rafforza il cuore ed utile anche nella guarigione in generale.

Gli attacchi di cuore come tutte le malattie cardiache croniche sono il risultato di una vita troppo frenetica, ecco perché è necessario rivedere il proprio stile di vita e darsi la possibilità di avere del pause in cui ricaricarsi, in quanto sono proprio i momenti di pace e silenzio che nutrono la nostra anima e ci riportano in uno stato di armonia ed equilibrio